David di Donatello 2024: tutti i dettagli su un serata ricca di tributi, performance e qualche controversia.
La cerimonia dei David di Donatello 2024 si è svolta venerdì 3 maggio, presso il teatro 5 di Cinecittà a Roma, ed è stata trasmessa su Rai1 con la conduzione di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi.
La serata ha visto un tributo significativo al leggendario regista Federico Fellini e alla sua musa Sandra Milo, recentemente scomparsa. Tra gli ospiti d’onore, artisti del calibro di Giorgia, Mahmood e Irama hanno allietato il pubblico con le loro esibizioni.
I trionfi della serata al David di Donatello 2024: emerge Paola Cortellesi
Come riportato da Libero.it, il grande vincitore della serata è stato Matteo Garrone con il suo film “Io capitano”, presentato al Festival di Venezia del 2023. Questa pellicola ha ricevuto il premio per la Miglior Regia e il Miglior film dell’anno.
Anche Paola Cortellesi ha brillato, portando a casa ben sei premi, tra cui quello per la Miglior attrice protagonista e la Miglior sceneggiatura originale per il film “C’è ancora domani”.
Michele Riondino e Emanuela Fanelli sono stati premiati rispettivamente come Miglior attore protagonista e Miglior attrice non protagonista per lo stesso film.
Vincenzo Mollica ha ricevuto il David Speciale 2024, suscitando una commovente standing ovation. Mollica, affetto da Parkinson e problemi di vista, ha espresso il desiderio di “riuscire a rivedere la moglie Rosa Maria e la figlia Caterina“, definendo le sue condizioni “Du’ figli de ‘na mign*tta“.
Le polemiche della serata
Le polemiche non sono mancate, soprattutto relative all’esibizione di Mahmood, che ha cantato “Tuta Gold” subito dopo l’omaggio a Fellini. Ciò ha suscitato perplessità tra il pubblico online: “Io amo Mahmood ma non capisco perché metterlo in apertura dopo l’omaggio a Fellini, boh“.
Un’altra controversia ha coinvolto i costumisti di “Rapito”, Sergio Ballo e Daria Calvelli, che hanno espresso frustrazione per non aver ricevuto due statuette separate.
“Di questa statuetta ne faremo un giudizio salomonico, la dividiamo in due. Siamo in due, potevate darcene anche due, la tirchieria” – afferma Sergio Ballo – “Sono abbastanza arrabbiato. Ci hanno messo sulle scale come Wanda Osiris, avremo preferito dividere con i colleghi la sala. Purtroppo il nostro lavoro di costumisti e scenografi viene visto come lavoro delle vetriniste e domestiche, cosa che non deve succedere“.